Camminando a piedi penso,
penso meglio e scopro il
mondo:
mezzo euro e una siringa,
stronzi di cane col padrone
stronzo.
Mio nonno non aveva i mezzi
eppure andava a lavorare
sempre preciso, sempre
ordinato,
sorridente e sempre puntuale.
Dicon che i tempi son
cambiati,
io dico che siamo cambiati noi;
ma quale giudizio, ma che
paternale,
non dico ch’è un bene, non
dico ch’è un male,
rifletto solo su cosa puntare
per mantener l’ equilibrio
tra il finto e il reale,
tra ciò che risulta davvero
essenziale
e ciò che ho deciso che
invece lo sia.
Perché questa casa non è casa
mia
anche se la mia vita è da qui
ch’è partita
e se un giorno diranno “lei
deve andar via”
non vorrei dei ricordi farne
una malattia.
E questo mio vizio che chiamo
poesia
È solo un pretesto per poter andar
via;
di reale c’è il pane da
mangiare ogni giorno
per il quale m’ induco al
sofferto ritorno.
Camminando a piedi penso,
penso meglio e vivo il mondo
uno scontrino, una bottiglia
e la mia scarpa destra sopra
a uno stronzo.
https://soundcloud.com/zonafolk/camminando-a-piedi?in=zonafolk/sets/la-finestra-indiscreta
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