
Mi svegliai una mattina
più ubriaco della sera prima;
mi trovai negli occhi rossi
uno sguardo che non avevo mai visto.
Quindi alzai quegli occhi al cielo
e mi piovve addosso il sereno;
non parlai, ma mi sentii chiamare,
e la gente cominciò a correre e a urlare.
Io, stupito, non vedevo il motivo,
ma capivo che l'avrei fatto anch'io,
perché, un giorno, ricordo per caso,
non riuscivo a tirar fuori un sorriso.
Mi spiaceva vedere mia madre,
invecchiare in un solo momento
e mio padre, sedutole accanto,
abbracciarla e bagnarle la spalla.
Mi spiaceva sentir la mia donna,
correr dietro ai ricordi più belli,
cancellando, in un solo istante,
i malintesi dei periodi più sordi.
Mi spiaceva vedere i miei amici,
appoggiati e col muso f 'in terra;
mi spiaceva vederli lì fermi,
mentre ieri avean gli attimi colmi.
Ma mi spiacque soprattutto sapere,
ch' eran quelli rimasti a patire,
mentre io, ormai amico di Dio,
non potevo che starli a guardare.
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