domenica 16 agosto 1987

QUELLO CHE NON SENTO PIU' NEL CUORE (16/08/1987)















Quello che non sento più nel cuore,
è quel coraggio, che un tempo avevo,
di parlare a ognuna della vita mia,
per addolcirla e poi, magari, portarla via.

So che adesso appaio troppo muto;
mentre prima, bastava un giorno e già ero nudo;
inconsapevole di non lasciar mistero,
(ciò che soprattutto una donna brama).

Quello che non sento più nel cuore,
è quella spinta, che un dì mi davo,
per andare incontro a chi chiedeva aiuto,
con il timore di restar senza un amico.

So che adesso appaio meno umano,
mentre allora mi si diceva: "troppo buono"
inconsapevole che ognuno può tirarsi indietro
proprio quando non puoi restare solo.

I miei vent'anni li ho vissuti tutti,
anche se a volte non me ne rendo conto,
perché mi sento piccolo dinnanzi al mondo
e non penso a quanta gente mi è girata intorno.

Perché è la gente che ti fa diventar grande,
con le sue usanze ed il suo modo di pensare,
con la propria vita messa in discussione
e con il proprio odio e con il proprio amore.

Quello che non sento più nel cuore,
è il possente desiderio che sempre avevo
di riempir le pagine con la parola amore,
affinché, un giorno, ne fossi stato pieno.

So che adesso posso anche farne a meno,
mentre prima, al sol pensiero, ne piangevo
inconsapevole che il sentimento vero,
più tardi arriva e più sarà sincero.

I miei vent'anni mi han lasciato sempre fare,
dandomi il tempo di fare e poi disfare,
per questo, quello che non sento più nel cuore,
è la banale voglia di tornare indietro.

Perché la vita, o almeno quella mia,
va vissuta momento per momento;
e anche se son frasi invecchiate ormai col tempo,
sono frasi vere: è ciò che ora nel cuore sento.

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