venerdì 18 gennaio 2019

QUANDO PARLO D'AMORE (tra doppi sensi e citazioni) (18/1/2019)


Io qui che faccio lo “sborone”,
come dite dalle tue parti,
mentre, come diceva Albertone,
tu sarai almeno “la mia tre quarti”.

Ma non in senso dispregiativo,
come intendeva la canzone,
e allora tu chiederai “ma in che senso?”
(come il Mimmo di Verdone).

Nel senso che io si, ti voglio bene,
ma non riesco più a starti dietro
(che detta così.. lasciamo stare
corriamo il rischio di degenerare).

Ma allora, però, non si può più parlare
il doppio senso è sempre in agguato;
proviamo a fare le persone serie,
parliamo di noi, parliamo d’Amore.

"L’amore è una cosa meravigliosa!"
(ma questo era un film, o mille altre canzoni?)
"L’amore si ama, l’amore si odia"
(e sporchiamoci pure con Fiorella e Noemi).
"L' amore non esiste, ma esistiamo io e te”
(e qui concordo coi tre Gazzè).

E pensa che anch’ io ho scritto d’ Amore,
dicendo che “adesso si muore di fame”;
ma a parte me e chi poi l’ha cantata,
la conosceva soltanto il mio povero cane.

Lo so, son pesante, dispersivo e un po' scemo,
ma questo mi accade quando parlo d’Amore;
ho sempre il timore di esser banale,
di sbagliare i tempi, di sbagliar le parole.

Questo mi accade quando ho te qui davanti
che d’Amore non parli, ma lo offri  ogni istante
e questo ci rende così differenti,
“io che t' ho amato sempre e che non t’ho amato mai"..

Non potevo che chiuderla così, dai,
l’ Amore che provo per "il Poeta", dopotutto, lo sai.

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