domenica 10 settembre 2017

BIANCA, MARCO ED IO


Bianca si allungava sul marmo del comò
ma non era certo la figlia del dottore, no.
Ci stava giusto un poco, poi la tiravamo via
e due minuti dopo era già fantasia.
Bianca però era cara e c’era chi si dava via
per passare una notte intera in sua compagnia.
Bianca però era chiara, diceva “non legarti a me”
prima di svanire insieme alla sua euforia.

Marco, invece, era scuro, nell’ animo e nel viso,
era poco sorriso e tanta rabbia in se.
Marco era sicuro, forse anche troppo di se,
sempre a duecento all’ ora, senza mai un vero perché.
Marco lavorava, lavorava insieme a me,
finché Bianca non le bastava per farci solo dei week end.
Così se ne andò via, cambiò lavoro e compagnia
ed io non lo vidi più, se non su questa fotografia.

Il suo volto scuro a destra e la sua fuoristrada affianco,
sollevata da una gru sopra la firma di un giornalista.

Nessun commento:

Posta un commento

UN DUE DI PICCHE PARTICOLARE