IL PADRE DI UN PAZZO

Van Gogh - vecchio disperato

I pazzi sono soli,
sono soli più di noi,
che almeno, se vogliamo,
se vogliamo ci chiamiamo
e al limite fingiamo

anche di volerci bene.

Ma loro dove stanno?
Dove stanno e cosa fanno?
Stanno sempre chiusi in casa,
chiusi in casa a fare cosa?
A mangiare le formiche,
a pisciare sulle ortiche,
a vedere la tivù senza capire
perché dietro ci sia solo un muro bianco.

E io adesso sono stanco.
sono stanco, sono stanco;
sono stanco e me ne vanto
di aver passato un'altra notte in bianco,
di aver pensato ancora
"perché non mi viene un cancro?"
Di aver finito il pianto
e di pregare un Dio a cui non credo,
d'immaginare un giorno che non vedo,
di aver calato il peso
e tolto via il sorriso
ad una maschera in disuso.

Dicono sia amore;
e allor che amore sia,
se gli altri amano crederlo
per non veder le cose come stanno.
Che se ci fosse un mondo,
un mondo senza sbarre e sedazioni,
un mondo su misura per la gioia e la follia,
sto pazzo io lo porterei già via
e mi riprenderei la vita mia;
deluderei i romantici forzati
e vedrei cadere in terra i loro occhi,
abituati a offrirti compassione.

Ma che restino sereni
a creder sia soltanto amore
pur di non veder che cosa manca
nei posti dove loro possono scegliere
se andare o non andare.