
Riparte da qui, con aria provata,
all'ombra del palo di questa fermata,
la storia di un uomo che ha scelto la vita
e ucciso il codardo che la voleva finita.
E salgono lenti due vecchi scontenti
per la lunga attesa e di "certi parenti";
e sale anche lui dopo di loro
e sale ora il sorriso del sofferto perdono.
Comincia così la seconda puntata;
la prima, oramai, si sa com'è andata:
sembrava un bel film, una bella commedia,
si è chiusa ad un frame da un'altra tragedia.
L'amore, il lavoro, i figli, il denaro:
non ci vuole poi molto a mutar tutto in veleno.
Non andrà sui giornali e nemmeno in tivù:
di un uomo non morto, non ne parlano i più.
Ma di lui parlerà il suo nuovo coraggio,
la sua vita che adesso non è più di passaggio;
parleranno le orme che lascerà camminando,
le camicie che avrà consumato sudando.
E nei giorni più duri ancor da venire,
ci sarà l'uomo nuovo che ha visto fiorire
una notte, per strada, quando sparì,
con mille no nella tasca e nemmeno un bel si.
Seduto a ridosso di quella fermata,
un unico gesto gli sarebbe bastato
e la luna gli avrebbe passato sul viso
una tiepida luce dal colore indeciso.
Ora guarda i due vecchi brontolare di spalle:
"Scendete alla prossima?"
"Non ci rompa le palle!"
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