D'incomprese gesta d'offerta
tappezzi i tuoi giorni,
e non conti ormai più nella tasca
i bucati ritorni.
Di gioia tutta tua tu ti elevi,
trascinando le mie perplessità;
e sorvoli le parole e gli sguardi
d'incatenate anime al suolo.
Del vuoto che hai intorno ti commuovi,
per l'ostinato pensarsi assoluto;
e per il rifiuto di gratuiti slanci
piange nascosto il tuo etereo cuore.
Anche tu, stremata poi cadi,
ma di un soffice tonfo avvolgente,
perché petali bianchi di loto
accolgono e sostengono il tuo riposo.
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