sabato 23 dicembre 2006

CLOCHARD (23/12/2006)
















Vi osservo;
mi rattrista l'idea che siate voi
a sorridere di me.

Incrocio lo sguardo dei vostri figli,
divertiti o intimoriti,
interrogarvi, poi, incuriositi.

E vedo la vostra benevolenza,
nelle risposte di circostanza,
per non turbarvi l'esistenza.

Poi, l'imbarazzante corsa,
verso un mondo senza occhiali,
a chi è il più uguale tra gli uguali.

E i vostri pacchi di Natale,
da incartare e poi scartare,
ringraziare e poi buttare.

E, in mezzo a tutti quei colori,
io, sicuro di trovare
cose adatte al mio campare.

Io, sdraiato alla stazione,
a vivere con passione
la mia scelta di ”barbone”.

Io, lontano dagli schemi,
dai miei figli e i loro cani,
e dal pensiero di domani.

Io, che vi osservo, senza scherno,
nel rispetto del vostro inferno
e della vostra strage al giorno.

Che sorrido ai vostri bimbi,
sperando un giorno, uno di loro,
vorrà sedersi qui, a chiacchierare...

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