mercoledì 18 aprile 2018

IL MOSTRO CON IL SORRISO




Da quando è entrato in casa questo mostro con il sorriso, 
che si è preso la nostra vita promettendoci il paradiso
(a patto che ci impegnassimo a farne una missione),
abbiamo cambiato il senso alle cose e alle parole. 

La fine del primo tempo è fischiato da una foto: 
la mia mano sul tuo grembo gonfio di progetti e sogni; 
l’inizio del secondo è noi seduti  in una sala: 
lo sguardo perso e il mondo, fatto a pezzi da una parola. 

Il tempo di far assorbire le lacrime al dolore, 
di scegliere le strade e le scarpe da indossare, 
di sbagliar percorsi e cambiare gli indirizzi, 
che si era già cresciuti insieme a prospettive nuove. 

Mentre il mostro sorrideva e sorrideva ancora
e poi alternava a morsi e a pianti di terrore 
la rabbia e la paura che gli usciva da occhi e vene 
e che ci sembrava dire: “vogliatemi ancor più bene”. 

Così ci siam buttati dentro a un unico canale, 
alleggerendo il peso da ogni tipo di fardello; 
che poi fosse peso vero o peso da inventare, 
non c’era neanche il tempo per starselo a domandare. 

E non c’era neanche il tempo di stare ad analizzare 
le gravi crisi di affetto e gli sguardi di non amore; 
due umili operai  con un solo scopo comune: 
 testa bassa, gambe in spalla e andiamo a lavorare! 

Ma il mostro con il sorriso oggi sembra più felice, 
è diventato enorme e si mette le mie cose; 
è più facile capirlo e di capire è più capace, 
gli piace anche la gente e alla gente anche lui piace. 

Ma questa non è una fiaba e non avrà mai un lieto fine 
se fino all’ ultimo giorno non si continui a costruire 
qualcosa che rimanga e che possa proseguire 
dopo che noi ci guadagneremo sto benedetto paradiso. 

Ora il mostro non è più mostro, ormai è quasi solo sorriso; 
lo abbiamo trasformato noi, pagando di tasca nostra, 
ogni minimo centimetro, ogni minimo risultato, 
per il quale è stato speso più di quanto guadagnato. 

Che sia questo il testamento da lasciare a chi avrà un cuore, 
a chi vorrà accettare questo nostro testimone:
non permettete che l’amore, strizzato fino all’ ultima goccia, 
finisca come un sasso qualunque lanciato su una roccia. 

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