Da quando è entrato in casa questo mostro con il sorriso,
che si è preso la nostra vita promettendoci il paradiso
(a patto che ci impegnassimo a farne una missione),
abbiamo cambiato il senso alle cose e alle parole.
abbiamo cambiato il senso alle cose e alle parole.
La fine del primo tempo è fischiato da una foto:
la mia mano sul tuo grembo gonfio di progetti e sogni;
l’inizio del secondo è noi seduti in una sala:
lo sguardo perso e il mondo, fatto a pezzi da una parola.
Il tempo di far assorbire le lacrime al dolore,
di scegliere le strade e le scarpe da indossare,
di sbagliar percorsi e cambiare gli indirizzi,
che si era già cresciuti insieme a prospettive nuove.
Mentre il mostro sorrideva e sorrideva ancora
e poi alternava a morsi e a pianti di terrore
la rabbia e la paura che gli usciva da occhi e vene
e che ci sembrava dire: “vogliatemi ancor più bene”.
Così ci siam buttati dentro a un unico canale,
alleggerendo il peso da ogni tipo di fardello;
che poi fosse peso vero o peso da inventare,
non c’era neanche il tempo per starselo a domandare.
E non c’era neanche il tempo di stare ad analizzare
le gravi crisi di affetto e gli sguardi di non amore;
due umili operai con un solo scopo comune:
testa bassa, gambe in spalla e andiamo a lavorare!
Ma il mostro con il sorriso oggi sembra più felice,
è diventato enorme e si mette le mie cose;
è più facile capirlo e di capire è più capace,
gli piace anche la gente e alla gente anche lui piace.
Ma questa non è una fiaba e non avrà mai un lieto fine
se fino all’ ultimo giorno non si continui a costruire
qualcosa che rimanga e che possa proseguire
dopo che noi ci guadagneremo sto benedetto paradiso.
Ora il mostro non è più mostro, ormai è quasi solo sorriso;
lo abbiamo trasformato noi, pagando di tasca nostra,
ogni minimo centimetro, ogni minimo risultato,
per il quale è stato speso più di quanto guadagnato.
Che sia questo il testamento da lasciare a chi avrà un cuore,
a chi vorrà accettare questo nostro testimone:
non permettete che l’amore, strizzato fino all’ ultima goccia,
finisca come un sasso qualunque lanciato su una roccia.
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