Ho sentito la linfa vitale uscire dal corpo
come un normale peto
fuggire da dietro
o come uno starnuto
ho avuto il rifiuto per un odore sgarbato
e non ho resistito
non l’ho trattenuto
ed il vetro è bagnato
sulla stupida faccia di un uomo vissuto
che disegna col dito
-ma non basta l’impasto
ed aggiunge uno sputo-
traiettorie schifose che virano a caso
su strade in disuso
per lavori in corso
o per un discorso chiuso
che proietta mea culpe
sul blu silenzioso
di notti e di afoso
rivolte di spalle
e gravi di avviso.
Ho sentito la linfa vitale uscire dal corpo
che si è rattrappito
crollando di peso
indifeso e smagrito
tradito e deluso
dal proprio segreto.
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