mercoledì 22 maggio 2013

L' ATTORE INGENUO (22/5/2013)

Sono l'attore ingenuo
caduto in qualche parte
senza arte, ma con l'impiego
d'innata logica professionale.
Così sono l'uomo impegnato,
il marito innamorato,
il padre buono e severo,
l'amico saggio e sincero.

Poi entro gratuitamente
nel film di una passante
che parla, senza schermarsi,
nel buio di un auricolare.
E invento parti non mie,
ma solo per convenienza:
evadere porta pazienza
per i limiti propri ed altrui.

Poi espatrio con il pensiero
nel paese dove son vero
e mi spoglio di ogni criterio
correndo libero, nudo e leggero;
mi tuffo nell'acqua rossa
che sa di sesso e vino
godendo come un babbuino
scervellato ed ancestrale.

Ritorno a comunicare,
per dovere più che per scelta,
a condividere stati e parole
di una politica stramaledetta,
illudendomi di essere attivo,
aggiornato e propositivo,
arrabbiandomi fino a star male
perché non manca mai un motivo.
Ma a dire che me ne frego,
o ad essere irrequieto,
ottengo la stessa cifra
del non essere considerato.
Perché sono un attore
ingenuo e malcapitato
utile a questo stato
solo fin quando saprò recitare.

Per questo espatrio con il pensiero
nel paese dove son vero
e mi spoglio d'ogni criterio
correndo libero, nudo e leggero
e mi tuffo nell'acqua rossa
che sa di sesso e vino
godendo come un babbuino
scervellato ed ancestrale
...
o, se volete, come un maiale
che divora qualsiasi cosa,
inconsapevole che verrà un Natale
e dovrà togliersi il costume rosa.

http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=312758#

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UN DUE DI PICCHE PARTICOLARE