venerdì 17 novembre 2006
AL BAGNO DELLA STAZIONE DI "METAFORENSE" (17/11/2006)
Guardo allo specchio il passaggio del tempo,
vagamente celato da occhi distratti,
abituati alla corsa, al sorriso fugace,
a preferire l'immagine alla sua descrizione.
Li guardo un momento, cercando nel retro,
la luce che un giorno li faceva brillare,
o il solido appiglio sul quale s'issavano
per vedere distante, oltre il bordo del mare.
Ed appaiono mute, come frecce di fuoco,
fasi di vita ad incendiare il cammino,
a tracciare un percorso di terre bruciate,
con l'odore di morte tra gli abitanti del cuore.
Mi trattengo un istante a onorar quei caduti
ormai troppo lontani per ricordarli davvero...
stacco lo sguardo da quel vetro incrinato
ed il treno del giorno stava già per partire.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
... e adesso non lo vedrete più quando passerete per la piazza. Anche se non ve ne accorgerete, non lo vedrete più. L'ho v...
-
Mi è bastato solo un sogno per capire dov'é che l'amore va a dormire: va a dormire sotto pietre pesanti chiamate pregiudi...
Nessun commento:
Posta un commento