domenica 29 ottobre 2006
IL NOSTRO AMORE (29/10/2006)
Se fossi più capace a fatti che a parole
a dimostrarti quanto ancora tengo al nostro amore,
vedrei i tuoi occhi accesi e pieni di futuro
al posto di uno sguardo distante ed insicuro.
Se avessi l'io più piccolo e un po' più grande il cuore,
mi lascerei più ore da dedicare a te
anziché rincorrere le cose che "ho" da fare
per poi star qui da solo a pettinare me.
E dire che in un tempo non troppo lontano,
pensavo alla mia sposa come la fortunata,
colei che avrei tenuto stretta tra le bufere
e sostenuto a oltranza nel suo fragile cadere.
E che col mio spiccato lato femminile,
l'avrei compresa a fondo e aiutato a risalire,
anziché guardare altrove aspettando lo svilire
della tumultuosa rabbia da cui ti fai investire.
Ma ingannavo me ancor prima di te,
credendomi sensibile a un punto invulnerabile,
senza aver fatto i conti col mondo responsabile,
che in un vortice di regole si fotte i tuoi perché.
Ma ancora tu sei qui, sdraiata accanto a me,
che pur nel sonno tenti di comprendere e accettare
cercando di capire, tra i tuoi modi di fare,
quale migliorare per salvare il nostro amore.
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