Foto di Valentina Petroni |
Da quando ci sei tu
mi fanno ancora più tristezza
i coriandoli per terra di un Carnevale
speso dentro a un Centro Commerciale.
Da quando ci sei tu
guardo più spesso in terra
per non incrociare i volti
di genitori troppo sorridenti.
Da quando ci sei tu
stringo sempre forte i denti
per trattenere le parole
che ucciderebbero chi ti guarda male.
Perché non sanno
quanto è puro e immenso il nostro amore
e quant’altra vita
si nasconde tra le tue stranezze
non sanno niente
dei nostri dialoghi in silenzio
e di quei pianti
senza più lacrime evidenti.
Perché si muovono
soltanto dentro a vite troppo uguali
e chi è diverso
è solo un semplice incidente di percorso.
Da quando ci sei tu
cambio sempre più discorso
con il vicino
o nelle uscite della scuola.
Da quando ci sei tu
penso a un posto più lontano
che non esiste
ma che mi aiuta a guardare avanti.
Da quando ci sei tu
sogno di essere immortale
o per lo meno
che un bel giorno ce ne andremmo insieme.
Perché non fanno
e non vogliono costruire niente
che ti sia casa
come l’abbraccio di tuo padre
perché si muovono
solo dentro a ciò che è conveniente
e chi si è perso
è solo un semplice incidente di percorso.
Mi incanti mentre scivolo lo sguardo fra le tue righe che lasciano impronte sul mio cuore. Grazie Daniele, per ogni lettera che esprimela grandezza del tuo essere padre... E così mi riscalda il cuore...
RispondiEliminaA me invece il cuore lo scalda questo tuo commento... Però mi piacerebbe conoscere chi sei...☺️
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